PARTE TERZA – … dal 1950 al 1980…
Nel 1951, fu proclamato Campione Italiano e Campione Internazionale un soggetto di grande valore espositivo, rosso, alto, tipico e di grande armonia chiamato Kou Ling Xarai, detto King, di proprietà di Mafalda Cassanello. King era nato nell’allevamento dei coniugi Bechet che supportarono e contribuirono a creare quella accentuazione di espressione, così importante nel Chow Chow, detta scowl.
Purtroppo, data la mancanza di femmine di buona genealogia, King non fu mai padre. Mancò così la prova del suo valore come riproduttore, al contrario di suo padre, Ch. Int. Kou Ling Rex, che fu genitore di soggetti importanti, tra i quali il Ch. Lou Ling Xolsky, giudicato a Berlino il Miglior Chow d’Europa e che acquisì oltre 35 CACIB (N.d.R. Ad oggi, questo numero potrebbe sembrare ridicolo, poiché ci sono soggetti che vengono portati in esposizione ogni santo fine settimana, ma andrebbero considerate le difficoltà di movimento, di mezzi, di soldi – si parla di un solo lustro dopo la seconda guerra mondiale – e di comunicazione).
Durante gli anni della guerra e del dopoguerra, si estinsero quasi tutti gli allevamenti di cui ho scritto in precedenza e il proseguo della razza fu appannaggio di privati appassionati. Mancò però l’impegno e la selezione.
Nel 1952 si ebbero, grazie a Riccardo della Piazza di Fiera di Primiero, due importazioni dalla Germania: una femmina nera e un maschio rosso che divennero genitori di diciotto cuccioli in un anno e mezzo (un lasso di tempo veramente brevissimo…sich!).
I precursori della razza tra il ’50 e il ’60 furono Mafalda Cassanello, Alfredo Tessieri e Bruno Giussani. Essi importarono dalla Gran Bretagna e dall’Olanda degli ottimi Chow che determinarono la “rinascita” della razza nel nostro Paese, seppur sempre tra una ristretta cerchia di appassionati.
Giussani e Tessieri importarono alcuni soggetti dal van Mongolie di Henk e Kitty van de Wouw, il più famoso allevamento di Chow in Europa e non solo. Giussani ebbe Perla v. Mongolie, ottima fattrice e proclamata Campionessa italiana nel 1959. Altro vanto di Giussani era Tagore v.d. Loumi Hoeve, il cui pedigree era dominato dalla presenza della miglior selezione Kou Ling e Chang Shi, poiché aveva l’impronta del grande Kou Ling Xolsky. Tagore fu sempre giudicato positivamente con relazioni che spaziavano da “testa superba” a “molto tipo e distinzione”.
A Bruno Giussani , allevamento Taiwan, si deve il tentativo di far nascere il primo Club di razza in Italia.
Sempre nel 1959, il grande Campione Envoy of Ukwong allevato dai coniugi Ergeton e di proprietà di Tessieri, proprietario dell’affisso S. Alessio, in pochi mesi raggiunse una grande notorietà espositiva.
All’affisso di Tessieri, riconosciuto nel 1953, seguì quello di Ester Conti Aquilani nel 1970, dei Leoni del Tibet. Nel 1977 fu assegnato a Gabriella Blanchetti l’affisso degli Altipiani, che esordì acquistando in Francia la sua prima femmina chiamata Soo Kiang du Sama Khada che divenne in breve Campionessa Italiana.
La razza ricominciava a essere seguita da estimatori che volgevano il loro sguardo alla selezione, alle linee di sangue e alla divulgazione.
segue PARTE QUARTA – …dal 1980 al 2000
Liberamente tratto dal volume Chow Chow di Isabella Milani – Edizioni Altea – 2011 – ISBN 978-88-97525-02-8